ALL. NR. 505) QUERELE TRA MAGISTRATI; PRESUMO SIA OPPORTUNO CHIARIRE ALCUNI PUNTI !
QUERELE TRA MAGISTRATI; PRESUMO SIA OPPORTUNO CHIARIRE ALCUNI PUNTI !
In data 9 marzo 2021, su LA7, al programma Di Martedì, fu ospite il magistrato Dr. Piercamillo Davigo il quale mise al corrente gli italiani di aver proceduto con una Querela nei confronti del Dr. Palamara perchè, a suo dire, nell'oramai noto libro del Palamara medesimo, le notizie e gli elementi che riguardano il Davigo non sarebbero "Conformi al vero";
Strano che tra tutti i personaggi citati nel libro, soltanto il Davigo abbia trovato tali elementi da sentirsi offeso al punto di procedere penalmente nei confronti del Palamara;
Il Dr. Davigo continuò nella sua enunciazione dei fatti e, "Come al solito "NON MANCO' UNA SUA RIDONTANTE E RIMBOMBANTE DECANTAZIONE DELLA CARA MAGISTRATURA ITALIANA" la quale, a suo dire, "RISULTEREBBE SCEVRA DA QUALSIASI PUNTO DOVESSE ESSER MOSSO NEI CONFRONTI DI TALE AMINISTRAZIONE" fatto salvo qualche "PECCATUCCIO VENIALE" nel quale, "IN ASSOLUTA BUONA FEDE" chiunque può incappare, naturalmente vista la mole di lavoro alla quale i magistrati devono far fronte ogni giorno che "Aih loro", si trovano a varcare la soglia del loro ufficio ma............
(E qui "ATTENZIONE" perchè, correttezza vuole che sia fatta una netta distinzione tra i "Veri Magistrati" , che ben abbiamo conosciuto e che conosciamo e molti altri i quali, seppur appartenenti alla stessa amministrazione beh, restano sempre bel lontani dai più elementari principi sia del diritto che dslls dottrina che dalla giurisprudenza);
Caro Dr. Davigo ci scusi tutti ma, nel frattempo ha iniziato per caso, a nostra insaputa, a scrivere "Novelle" ?
Perchè in tal caso sicuramente farebbe concorrenza, al noto Andersen !!!!!!!
Dr. Davigo ci scusi ancora ma sa, a noi comuni mortali è capitato di aggirarsi, (Purtroppo), in quei palazzi ove campeggia la scritta "GIUSTIZIA" ed il bello è che molti di noi l'hanno anche cercata ma rimanendo "TOTALMENTE DELUSI" poichè, di tutto è stato trovato tranne che della citata e "TANTO AUSPICATA GIUSTIZIA";
Poi scusi ancora, statistiche alla mano, può capitare che qualcuno di questi cittadini, "Borghesi piccoli piccoli", abbia anche lavorato e magari anche in una amministrazione statale e magari una di quelle che "FORNISCONO COSTANTEMENTE LAVORO PROPRIO ALE CITATE TOGHE SECONDO LEI INFALLIBILI".......
Che cosa ne penserebbe se un appartenente alla Polizia Giudiziaria, (Con compiti Operativi per circa trenta anni), NON rimanesse affatto sorpreso di fronte alle risultanze di quel libro anzi, NON lo ritenesse che un "INIZIO", fatto bene ma soltanto un "INIZIO" ?
ED INOLTRE, che cosa ne penserebbe se un opeatore di polizia, negli anni della sua carriera, ha visto "LETTERALMENTE INSABBIARE" mesi di indagini di P.G. capillari e con tutti gli elementi, (Oggetivi e soggettivi), per procedere penalmente, compresi sequestri; interc. sia ambient. che tel.; Dichiarazioni a Verbale delle parti lese etc.;
Dr. Davigo, tutte "DISTRAZIONI" ?
La pensi come vuole ma, ognuna di quelle "Indagini Insabbiate", avevano come fulcro delle belle centinaia di milioni (All'epoca c'erano le lire) e, nella flagranza ebbero luogo anche degli arresti ma, una volta che il tutto fu trasmesso al "Palazzo".......tutte quelle moli di lavoro "Puff", letteralmente scomparse !
Dr. Davigo ci scusi ancora ma, considerata la sua "Modestia" sicuramente lei NON si sentirà affatto depositario della "Verità assoluta" e, con la dovuta calma potrà anche capire che uno dei cittadini di cui sopra (Tantissimi), delusi anzi "MOLTO DELUSI DALLA TOTALE ASSENZA DI GIUSTIZIA CHE REGNA IN QUESTO PAESE", magari ha dato ascolto e "RISCONTRATO TOTALMENTE VERITIERE, LE DICHIARAZIONI, SIA CAPILLARI CHE METICOLOSE CHE OCEANICHE", contenute nelle Interviste rilasciate da nr. 4 Sig.ri Magistrati in tempi e luoghi diversi, (E comunque ricomprese nell'arco degli ultimi dieci anni), i quali, hanno steso "LA TRAMA VERGOGNOSA ED AGGHIACCIANTE" che ha luogo "QUOTIDIANAMENTE" nei Palazzi ove "DOVREBBE ESSERE AMMINISTRATA LA GIUSTIZIA" !
Dr. Davigo le anticipo che "sara' arduo" far passare per "FARNETICANTI", tutti e Quattro questi Signori i quali, dimostrando ovviamente tutta la loro competenza ed esprimendosi sempre con totale cognzione di causa, hanno deciso di parlar chiaro e badi bene, "NON LO HANNO FATTO PERCHE' REI CONFESSI" come può essere inteso il citato Dr. Palamara ma, lei non ci crederà o le potrà sembrare strano, "LO HANNO FATTO PERCHE' LETTERALMENTE SCHIFATI DA QUEL MONDO CHE INVECE LEI SI OSTNA A FAR APPARIRE COME UN IDILLIO INCANTATO OVE SI MUOVONO CAVALIERI SENZA MACCHIA E SENZA PAURA I QUALI, INDIVIDUATO IL "FELLONE" NON GLI LASCIANO MAI VIA D'USCITA" !
Caro Dr. Davigo, si, questa sarebbe una bella trama ma, la devo informare che la realtà è diametralmente opposta ai film che lei, con tanto ardore, ogni volta che è in tv, "Ostinatamente" cerca di proporre;
Quindi ascoltiamo e leggiamo i fiumi di otizie che questi quattro Sig. ri Magistrati hanno deciso di esporre in quanto il "Sistema" appariva da tempo "FALZO, INQUINATO E CRIMINOGENO OLTRE MISURA";
Da chi vogliamo cominciare ?
1) COMINCIAMO DAL DR. Mori Edoardo il quale ha fatto il Giudice per oltre 40 anni e nella sua intervista tiene a raffrontare il "Sistema di Giustizia Italiano", con quello di svariati paesi europei e per esempio, già partendo dai "Tempi", come ebbe a specificare anche un Giudice francese qualche anno fa su una rete rai, in quel paese la durata di un processo civile è di "Sei mesi" mentre in Italia è di "Otto anni" e questo perchè in Francia NON esistono rinvii ed il codice viene applicato "ALLA LETTERA";
Ne consegue che chiunque ossia Giudice ed Avvocati, sanno perfettamente cosa hanno diritto di chiedere ed il tutto si svolge nella pacatezza più ovvia e quindi, in quell'ambiente viene analizzato il fatto per cui è causa;
SCONVOLGENTE INTERVISTA AL DR. EDOARDO MORI
GIA' GIUDICE IN ITALIA PER CIRCA 40 ANNI:
https://giustizia-bertollini.blogspot.com/2012/10/sconvolgente-intervista-al-giudice.html
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2) CONTINUANDO Possiamo passare al Dr. Rossi Nello che ancora dovrebbe essere Proc. Aggiunto di Roma e nella sua intervista esordì asserendo che "Il Processo Penale Italiano" è un "ISTITUTO CRIMINOGENO";
Qua di seguito si riporta sia un breve Art. che traccia la linea del Dr,. Rossi che del Dr. Morcavallo di cui tratteremo a breve;
https://www.blogger.com/blog/post/edit/9017995115087393954/2685458797227104514
ROMA
A leggerla bene, la cronaca giudiziaria recente descrive un paradosso: il processo, luogo di accertamento della verità, viene stravolto e piegato a interessi criminali. Nello Rossi, Procuratore aggiunto di Roma e capo del pool sui reati economici, lo conferma: «Il processo si trasforma in un inedito ambiente criminogeno, nel quale si corrompe, si falsifica, si ruba. Siamo di fronte a un segmento altamente specializzato della criminalità dei colletti bianchi: la criminalità del giudiziario». I protagonisti principali sono giudici e avvocati, che «sfruttano a proprio vantaggio, spesso con straordinaria astuzia, tutti i fattori di crisi della giustizia in Italia: l’enorme numero di processi, la complessità e farraginosità delle procedure, le difficoltà degli enti (soprattutto previdenziali) di controllare i dati di un contenzioso spesso sterminato».
L’ultimo caso eclatante è di ieri, con i sette arresti per corruzione in atti giudiziari chiesti dalla Procura di Roma e ordinati dal Gip. Una fogna in cui sguazzavano giudici, imprenditori, banchieri, faccendieri, aspiranti notai bocciati al concorso. Uno scandalo di dimensioni enormi. L’ennesimo emblema di un «fenomeno» più generale e allarmante, su cui Rossi accetta di riflettere con Il Sole 24 ore. Premettendo: «Forse dobbiamo avere il coraggio di guardare di più al nostro interno, ai meccanismi che vengono alterati e alle cadute di moralità dei protagonisti della giustizia».
La corruzione dei giudici, anzitutto. «È certamente il fenomeno più inquietante: qui il patto tra corruttore e corrotto è il più iniquo perché getta sulla “bilancia” un peso truccato con effetti devastanti sia sulla singola vicenda processuale sia sulla credibilità del sistema giudiziario, tant’è che neanche un anno fa il legislatore ha aumentato le pene per questo reato». Eppure, l’effetto deterrente di questo intervento sembra smentito dalla cronaca. Come mai? «Spesso, negli episodi più recenti non siamo di fronte a un singolo accordo corruttivo; il giudice infedele mette in moto un vero e proprio ciclo corruttivo, un ingranaggio ben oliato che investe più processi». Il vero deterrente sono «indagini accurate, che reggano alla prova del processo, eliminando il senso di impunità del giudice corrotto». Ma «molto resta da fare sul piano della deontologia di tutte le categorie, compresi gli avvocati».
La corruzione giudiziaria è infatti solo uno dei tasselli del mosaico della «criminalità del giudiziario». C’è anche «l’utilizzazione truffaldina del processo», come quella emersa nel caso altrettanto clamoroso – e recente – dei processi previdenziali “finti”. «Avvocati che falsificano le firme di incarico di clienti inesistenti (persone ignare, per lo più residenti all’estero, o morte), che ottengono in giudizio moltissime condanne dell’Inps a pagare interessi e rivalutazione su prestazioni previdenziali e che infine incassano personalmente le somme liquidate, grazie alla complicità di funzionari di banca. Non solo: su questa frode ne hanno subito innestata un’altra, altrettanto redditizia, imbastendo ulteriori processi, anch’essi fittizi, e incassando, in base alla legge Pinto, anche il risarcimento per l’eccessiva durata dei processi previdenziali fasulli». Un’integrale strumentalizzazione del processo, insomma. «Sì, come luogo in cui vengono fatti agire dei fantasmi, vere e proprie “anime morte” della giurisdizione».
Va bene Gogol’, ma ci sono anche processi veri con anime vive e avide. «È la terza tessera del mosaico», occasione di torsione della giustizia e di clamorose ruberie. Sono «i furti perpetrati sui beni che restano dopo il fallimento dell’impresa, da ripartire ugualmente tra tutti i creditori e spesso sviati su altre strade. Soldi dirottati da curatori infedeli, ingannando il giudice o talvolta con la sua complicità, verso creditori inesistenti o per prestazioni artificiose in favore dell’impresa fallita, e subito smistati verso banche di paradisi fiscali».
L’elenco potrebbe continuare. Le indagini rivelano trucchi e stratagemmi sofisticati. «Certo, la stragrande maggioranza di chi opera nel mondo della giustizia è fatta di onesti. Anche loro sono vittime della criminalità del giudiziario. La repressione dei corrotti e dei falsari, oltre a tutelare i cittadini, serve anche a salvaguardare questi onesti».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
A leggerla bene, la cronaca giudiziaria recente descrive un paradosso: il processo, luogo di accertamento della verità, viene stravolto e piegato a interessi criminali. Nello Rossi, Procuratore aggiunto di Roma e capo del pool sui reati economici, lo conferma: «Il processo si trasforma in un inedito ambiente criminogeno, nel quale si corrompe, si falsifica, si ruba. Siamo di fronte a un segmento altamente specializzato della criminalità dei colletti bianchi: la criminalità del giudiziario». I protagonisti principali sono giudici e avvocati, che «sfruttano a proprio vantaggio, spesso con straordinaria astuzia, tutti i fattori di crisi della giustizia in Italia: l’enorme numero di processi, la complessità e farraginosità delle procedure, le difficoltà degli enti (soprattutto previdenziali) di controllare i dati di un contenzioso spesso sterminato».
L’ultimo caso eclatante è di ieri, con i sette arresti per corruzione in atti giudiziari chiesti dalla Procura di Roma e ordinati dal Gip. Una fogna in cui sguazzavano giudici, imprenditori, banchieri, faccendieri, aspiranti notai bocciati al concorso. Uno scandalo di dimensioni enormi. L’ennesimo emblema di un «fenomeno» più generale e allarmante, su cui Rossi accetta di riflettere con Il Sole 24 ore. Premettendo: «Forse dobbiamo avere il coraggio di guardare di più al nostro interno, ai meccanismi che vengono alterati e alle cadute di moralità dei protagonisti della giustizia».
La corruzione dei giudici, anzitutto. «È certamente il fenomeno più inquietante: qui il patto tra corruttore e corrotto è il più iniquo perché getta sulla “bilancia” un peso truccato con effetti devastanti sia sulla singola vicenda processuale sia sulla credibilità del sistema giudiziario, tant’è che neanche un anno fa il legislatore ha aumentato le pene per questo reato». Eppure, l’effetto deterrente di questo intervento sembra smentito dalla cronaca. Come mai? «Spesso, negli episodi più recenti non siamo di fronte a un singolo accordo corruttivo; il giudice infedele mette in moto un vero e proprio ciclo corruttivo, un ingranaggio ben oliato che investe più processi». Il vero deterrente sono «indagini accurate, che reggano alla prova del processo, eliminando il senso di impunità del giudice corrotto». Ma «molto resta da fare sul piano della deontologia di tutte le categorie, compresi gli avvocati».
La corruzione giudiziaria è infatti solo uno dei tasselli del mosaico della «criminalità del giudiziario». C’è anche «l’utilizzazione truffaldina del processo», come quella emersa nel caso altrettanto clamoroso – e recente – dei processi previdenziali “finti”. «Avvocati che falsificano le firme di incarico di clienti inesistenti (persone ignare, per lo più residenti all’estero, o morte), che ottengono in giudizio moltissime condanne dell’Inps a pagare interessi e rivalutazione su prestazioni previdenziali e che infine incassano personalmente le somme liquidate, grazie alla complicità di funzionari di banca. Non solo: su questa frode ne hanno subito innestata un’altra, altrettanto redditizia, imbastendo ulteriori processi, anch’essi fittizi, e incassando, in base alla legge Pinto, anche il risarcimento per l’eccessiva durata dei processi previdenziali fasulli». Un’integrale strumentalizzazione del processo, insomma. «Sì, come luogo in cui vengono fatti agire dei fantasmi, vere e proprie “anime morte” della giurisdizione».
Va bene Gogol’, ma ci sono anche processi veri con anime vive e avide. «È la terza tessera del mosaico», occasione di torsione della giustizia e di clamorose ruberie. Sono «i furti perpetrati sui beni che restano dopo il fallimento dell’impresa, da ripartire ugualmente tra tutti i creditori e spesso sviati su altre strade. Soldi dirottati da curatori infedeli, ingannando il giudice o talvolta con la sua complicità, verso creditori inesistenti o per prestazioni artificiose in favore dell’impresa fallita, e subito smistati verso banche di paradisi fiscali».
L’elenco potrebbe continuare. Le indagini rivelano trucchi e stratagemmi sofisticati. «Certo, la stragrande maggioranza di chi opera nel mondo della giustizia è fatta di onesti. Anche loro sono vittime della criminalità del giudiziario. La repressione dei corrotti e dei falsari, oltre a tutelare i cittadini, serve anche a salvaguardare questi onesti».
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3) ADESSO PASSIAMO AL DR. PIERO TONY, già Proc. Capo di Prato il quale per "Troppo pieno di schifezze" , non attese nemmeno il vicino massimo pensionabile e decise di lasciare il "Palazzo" ove era costretto ad assistere "Quotidianamente" , alle peggiori nefandezze e sulla vicenda ha scritto anch'egli un libro;
Piero Tony: «Cari magistrati, perché nessuno smentisce ...https://www.ildubbio.news › 2021/02/05 › pero-tony-c...
5 feb 2021 — Giustizia · Politica · Avvocatura · carcere · Cronache · Culture · Interviste · Commenti · Abbonamenti · Leggi il Dubbio ... Parla Piero Tony, presidente del dipartimento Giustizia della ... Tags: csmIl Sistemamagistraturapalamarapiero tony ... chiuso nel cassetto e si discute dell'acqua calda del dottor Palamara.
Mancanti: RILASCIATA | Deve includere: RILASCIATA
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4) Dr, Morcavallo Francesco, già Giudice presso il Trib. dei Minori di Bologna il quale, circa 10 anni or sono, su canale 5, ebbe a denunciare tutti i delitti che avevano luogo nel citato Tribunale poichè commessi dai "Togati" suoi colleghi;
lo stesso fu immediatamente sospeso dalle sue funzioni ma, senza scomporsi affatto propose ricorso per cassazione allegando prove documentali a suffragio di ogni sua dichiarazione, (Signori, parlò di circa 30.000 bambini rapiti alle famiglie in totale assenza di qualsivoglia elemento legale);
Poi con tutta calma in quella intervista, alla quale casualmente mi trovai ad assistere, elencò tutti i componenti della "Cosca" e specificò i loro ruoli cominciando dagli assistenti sociali che segnalavano i bambini da "ACQUISIRE E DIROTTARE" alle note casa famiglia, per poi passare ai noti psicologi e psichiatri che "MANIPOLAVANO I BAMBINI MEDESIMI" per poi giungere ai "Deus Machina" ossia ai "Magistrati" i quali autorizzavano quindi la citata "SOTTRAZIONE DI MINORI" dalle loro famiglie;
I° INTEVISTA VIDEO
21 mag 2013 - Intervento video a Mattino 5 condotto da Federica. ... dichiarazioni shock del Giudice Morcavallo sul Mercato degli affidamenti e delle adozioni.
Era il 2013, in studio a Mattino 5,... - Difendiamo i bambinihttps://www.facebook.com › videos › era-il-2013-in-studi...
Video relativi a INTERVISTA VIDEO AL DR. MORCAVALLO SU CANALE 5
7:36
Era il 2013, in studio a Mattino 5, ospite di Federica Panicucci, l'avv. Francesco Morcavallo Giudice ...
13 lug 2019
Mancanti: DR. CANALE
Signori stiamo parlando di dieci anni or sono ossia quando andò in onda questa intervista ma nessun alttro media se ne occupò, nessuna testata nemmeno e quindi giungemmo allo "SCOPPIO" del caso Bibbiano con tutto ciò che ne è conseguito;
Tornando indietro, il Dr. Morcavallo nel frattempo aveva vinto il suo ricorso e la cassazione lo riammise immediatamente in servizio;
Lui avrebbe voluto continuare la sua "Battaglia" ma, dopo il caso Bibbiano fu intervistato una seconda volta quindi, dopo aver confermato tutto quanto già esposto nel minimo detaglio, asserì che "FU COSTRETTO AD ASTENERSI DALLA SUA BATTAGLIA POICHE' IN PRATICA MINACCIATO DI MORTE" !
Si dimise immediatamente dalla "Magistratura" ed attualmente è un Avv. in quel di Roma:
SECONDA INTERVISTA DR. MORCAVALLO:
PARLA EX-GIUDICE TRIB.MINORI FRANCESCO MORCAVALLO ...http://www.corrieredicalabria.com › Giustizia
Il più osceno business italiano: il troppo facile affidamento di decine di migliaia di bambini e bambine ... Perché, malgrado una battaglia durata quasi quattro anni, non è riuscito a smuovere di un millimetro quello che ritiene un «meccanismo perverso» e insieme «il più osceno business italiano»: il troppo facile affidamento ...
N.B.: Per aprire l'intera intervista cliccare qua sopra, sul rigo in maiuscolo;
Qui di seguito comunque viene riportato il passo più importante.
"Sta dicendo che fu minacciato?
Mettiamola così: ero stato caldamente invitato a non rompere più le scatole. Capii che era tutto inutile, che il muro non cadeva. Intanto, in marzo, Stanzani era morto. Decisi di abbandonare la magistratura".
Ed ovviamente anche questo "Dettaglio" è sfuggito al tanto indaffarato Dr. Davigo che insiste a parlare della magistratura come di una "ISOLA FELICE" ma i fatti, oltremodo oggettivi, parlano chiaro quindi trattasi "DELL'ISOLA CHE NON C'E' " !
Infine è scoppiato il caso "Palamara" il quale appare essere palesemente un "Reo Confesso" poichè, per molto tempo, (E gioco forza), è stato uno degli artefici "Operativi" riguardo a tutta una bella serie di inenarrabili "ILLEGALITA' ";
Ok Dr. Davigo che dice ?
Personalmente penso che la verità la conosce perfettamente anche lei però "Il Sistema" la obbliga a recitare questa parte ma........"I Signori di cui sopra le garantisco che non avevano nessuna pistola puntata alla tempia per esternare nel minimo dettaglio,quello che accade nei "Palazzi di Giustizia" italiani quindi, poichè questi Signori dicono la verità.......i conti li faccia lei ossia "QUALIFICHI LEI UN "EVENTUALE SOGGETTO IL QUALE ASSERISCA IL CONTRARIO";
Se invece (Una favola la conceda anche a me), se invece non avesse luogo nessuna costrizione e lei fosse davvero convinto di quanto asserisce beh.......non resterebbe che consigliarle un buon medico, sa Dr. Davigo, di quelli che la fanno entrare e con molta cortesia la fanno distendere su di un lettino e poi la fanno parlare tanto, tanto, tanto;
Alla fine, la terapia sarà stabilità in base alle assurdità sciorinate dal paziente.
P.S.: Di contro, nel caso la sua "Appena appena acennata ostinazione" dovesse persistere, appare d'uopo ricordarle che oltre ai 4 Sig.ri Magistrati di cui sopra, sarebbero da ritenere farneticanti anche tutti i componenti della corte di cassazione che "Riammisero il Dr. Morcavallo in servizio attivo presso il TRib. Min. di Bologna" nonchè tantissimi altri togati che ovviamente "Condividono" e la "INFINITA' " di cittadini "Violentati e Lesi" da un "SISTEMA" che niente ha a che vedere con il termine "Giustizia" !
Tutto qui.
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